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Risoluzione delle stampanti DLP: come calcolarla e come scegliere la stampante in base alle proprie

Aggiornamento: 31 mar 2019



Torniamo di nuovo a parlare di risoluzione delle stampanti 3D, tema molto caldo e che genera sempre un po di confusione. Per questo è opportuno approfondirlo. In un precedente articolo avevo chiarito cos'è la risoluzione quindi dategli uno sguardo. In questo articolo invece spiegherò brevemente come identificare con certezza la risoluzione della propria stampante 3D DLP sul piano xy.

Molto (troppo) spesso la risoluzione di una stampante viene genericamente confusa con la risoluzione sull'asse z. In realtà la risoluzione sull'asse z è responsabile di una minima parte della qualità del prodotto stampato. La maggior parte del "lavoro" lo fa la risoluzione sul piano xy.

Molti possiedono stampanti di cui sanno molto poco un po perchè il mondo della stampa 3D è ancora molto indefinito e un po perchè spesso da parte dei fornitori non c'è chissà quanta chiarezza espositiva e tecnica.

Se hai una stampante 3D DLP e vuoi conoscere la sua effettiva risoluzione xy (quella che determina la qualità degli oggetti che stampi) è semplicemente necessario applicare una banale operazione aritmetica. In particolare bisogna: dividere la larghezza del piatto di stampa (in mm) per la quantità di pixel del proiettore della stampante in quella dimensione. Esempio pratico.

Consideriamo una stampante 3D che abbia un piatto di stampa largo 144mm e alto 81mm.


Consideriamo un proiettore FULL HD che per definizione è 1920 X 1080 dove 1920 sono i pixels presenti sul proiettore in larghezza e 1080 sono i pixels presenti sul proiettore in altezza.


Per definire la risoluxione xy della stampante è necessario fare la seguente operazione: Risoluzione XY = 144 / 1920 = 0.075 ossia 75 microns Oppure in alternativa si può fare: 81 / 1080 = 0.075 ossia 75 microns Potete scegliere su quale lato fare la divisione, il risultato non cambia.

Questo permette anche di capire che tipo di dimensioni di stampa è necessario avere per raggiungere una risoluzione di stampa "x". Mi spiego meglio: se sapete che per stampare modelli particolari protesici avete bisogno ad es. (numero a caso) di 50microns vuol dire che dovrete acquistare una stampante 3D che abbia un proiettore FULL HD e un piatto di stampa largo non più 96mm e alto non più di 54mm. Se vi state chiedendo dove ho preso questi numeri vi dico che ovviamente è una banalissima operazione inversa. Se infatti io ho già in mente la risoluzione che voglio avere (nel nostro caso 50micron) e la risoluzione FULL HD del proiettore (nel nostro caso 1920 x 1080) allora con una formula inversa posso ricavare le dimensioni massime del piatto di stampa:

Larghezza Piatto di Stampa = 0.05 x 1920 = 96mm Altezza Piatto di Stampa = 0.05 x 1080 = 54mm

E' importante ricordare sempre che, per le stampanti DLP, più è piccolo il piatto di stampa e più è alta la risoluzione. D'altronde questo concetto è ovvio: immaginate di avere in mano un proiettore e di proiettare un film su una parete. Se volete vedere il film alla massima risoluzione c'è bisogno che vi avvicinate molto alla parete di fronte a voi. Avvicinandovi però l'area di proiezione si riduce molto. Quindi vedrete il film molto piccolo ma con risoluzione molto alta. La stessa cosa avviene nelle stampanti 3D con tecnologia DLP.

Ovviamente questi sono dati oggettivi ricavati dai numeri, il processo di polimerizzazione di una resina invece è un processo fisico soggetto a tutte le variabili ambientali (calore, temperatura, densità del materiale, tempo ecc...) che potrebbero causare perturbazioni nella stampa di un oggetto. Questi dati però sono molto utili per approcciare all'acquisto di una stampante 3D professionale in maniera più consapevole.

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