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3D, Stampa 3D e Chirurgia Guidata: da dove partire se sei all'inizio?

3D, Stampa 3D e Chirurgia Guidata: vorrei dare dei consigli a chi non ha esperienza con questi argomenti ma vorrebbe iniziare ad affrontarli partendo da zero.


Se si parte proprio dalle basi il percorso sembra lungo e impervio ma in realtà invece è decisamente lineare e molto interessante per un professionista moderno.




Consiglio n.1

Acquisire dimestichezza con i sistemi informatici prima di tutto

Sembra banale ma parte tutto da qui. Un medico specialista è abituato a fare bene il proprio lavoro e non necessariamente deve essere al passo con la tecnologia. Se invece si vuole affrontare il 3D e la chirurgia computer guidata questo passaggio è obbligato e non si scappa. Alcuni punti chiave:

  • E' necessario conoscere le basi del computer e dell'informatica, tutte cose che possono sembrare scontate ma non lo sono: se ti chiedessi di inviarmi ora via email un file molto pesante (1Gb) sapresti come fare?

  • E' necessario sapere che la TAC Cone Beam produce delle immagini in formato DICOM e che il DICOM è il protocollo di comunicazione mondiale codificato per la fruizione delle immagini radiologiche. Il DICOM è molto più che una semplice "tipologia di file", è un vero e proprio sistema di comunicazione radiologico riconosciuto in tutto il mondo: come la lingua inglese per intenderci.

  • E' necessario sapere che le guide chirurgiche si stampano con le stampanti 3D ma che queste stampantiper poter stampare hanno bisogno di un file in un formato particolare chiamato .stl. Sapere che esiste e, possibilmente, che cos'è un file .stl è importante per poter andare avanti.

  • Essere molto veloci con le ricerche su internet. Saper fare velocemente il download di un software o il suo aggiornamento è importante.

  • Sapere aprire senza intoppi e problemi la TAC Cone Beam che il paziente ti consegna a studio è fondamentale. Se si riscontrano spesso problemi nell'apertura delle Cone Beam dai CD del paziente il problema non risiede nel CD ma in una scarsa preparazione ad utilizzare il computer per aggirare eventuali problemi che si presentano. Chiudere il cd senza aver potuto guardare una Cone Beam è una rinuncia a cui non ti devi prestare. Devi piuttosto sapere come risolvere il problema. Sappi che ci sono software che ti permettono di aprire anche CD di forma quadrata (battuta!) uno di questo è Radiant Dicom Viewer.




Consiglio n.2

Non farti aiutare nella scelta del sistema 3D da adottare (software, stampanti, scanner).

Si, lo so, è assurdo ma paradossalmente farsi aiutare nella scelta di un sistema 3D da adottare significa essere sbattuto a destra e a sinistra per mesi ad ascoltare almeno dieci opinioni diverse in cui ognuno ti dirà quello che "per lui" funziona di più. Ognuno insomma ti dirà la sua verità ma nessuno ti dirà la verità. Puoi scegliere di ascoltare un rappresentante che ti presenterà il suo prodotto come il migliore mai uscito sul mercato oppure di ascoltare un collega che, se non è anche un bravo amico, non è detto che ti indirizzi proprio sulla retta via.

Se ti stai chiedendo come scegliere una stampante 3D dentale senza farti consigliare da gli altri la risposta è semplice e univoca: prima si sviluppa una capacità critica di scelta autonoma e poi si acquistano apparecchi da svariate migliaia di euro.

Non è pensabile acquistare una stampante 3D senza conoscere come è fatta, come funziona, quali sono i suoi componenti. Non è altrettanto pensabile acquistare un software 3D per pianificazione chirurgica senza averne prima confrontato le caratteristiche con altri software sul mercato.

Se ora ti stai chiedendo come dovresti fare per sviluppare una tua capacità critica e un pensiero "autonomo" su questi argomenti la risposta è una sola: internet, il web. Il web è pieno di informazioni sul mondo della stampa 3D nel medicale. Senza voler peccare di presunzione ti dico che anche il mio stesso blog è da molti definito come una miniera di informazioni preziose per chi si avvicina al mondo 3D nel dentale. Come questo ci sono tanti altri siti (il 90% sono però in lingua inglese) che danno informazioni serie. Uno dei più interessanti è OrthoCosmos che, nonostante il nome, non tratta solo di Ortodonzia ma da informazioni pratiche utile sul mondo delle stampanti 3D e degli scanner 3D destinati al dentale. Iniziare da questi siti è fondamentale. Non esistono libri che spiegano certe cose e non ci vuole neanche una laurea in ingegneria biomedica per capirle: solo impegnarsi 1 ora al giorno per 15 giorni a cercare informazioni reali non condizionate da interessi commerciali.


Consiglio n.3

Perchè non noleggi una stampante 3D?

Penso che il noleggio operativo sia una formula vincente per chi si avvicina alla stampa 3D professionale. Ad acquistare la macchina sbagliata si impiega un secondo se si è privi di esperienza e una stampante 3D che non è funzionale alle tue esigenze acquistata per errore si potrebbe rivelare un grande problema. Dal punto di vista amministrativo non sono in grado di definire pregi e difetti di questa formula e non sono neanche molto preparato sui periodi minimi di noleggio.

Sappi però che se non trovi feeling con la stampante 3D essa sarà per te solo una grande rogna, tanto più nel settore dentale dove si usano esclusivamente stampanti a resine che vanno gestite con attenzione e pazienza. Le resine sporcano, il piatto di stampa necessita di essere sostituito periodicamente e se l'acquisto si rivela sbagliato puoi davvero demordere e farti un'idea distorta del mondo 3D dentale. Qualche anno fa ho noleggiato una XFAB DWS per soli 6 mesi ed è stata un'occasione molto interessante per studiare la macchina e capire se faceva davvero per me e per le mie esigenze.



Consiglio n.4

Valutare tutte le soluzioni presenti sul mercato prima di sceglierne una. Fai ricerce su google ma in inglese!

Molti non sanno che esistono software 3D per la chirurgia guidata completamente gratuiti che prevedono il pagamento solo se si decide di salvare la dima chirurgica del singolo caso clinico. Una bella opportunità per chi è all'inizio e non sa neanche se e quando farà il primo caso di guidata! Un conto è acquistare un software da diverse migliaia di euro e tenerlo fermo per mesi, un conto è scaricare un software 3D gratuitamente e pagare solo se lo si utilizza. Non sono un medico ma tra le due sceglierei senza dubbio la seconda, specie se le prestazioni sono comparabili.

BlueSkyPlan è un software 3D per la pianificazione chirurgica gratuito, di cui io sono formatore autorizzato in italia e del quale svolgo mensilmente corsi online.

Per valutare davvero tutte le soluzioni sul mercato ti consiglio di fare ricerche su internet in lingua inglese. Se non sei fortissimo con l'inglese (siamo in due!) puoi usare Google Traduttore. Solo cercando in inglese troverai numerose informazioni anche sganciate da politiche commerciali ed economiche. Tutto questo serve per farti una propria idea sul settore e sui passi successivi che sarà per te più giusto compiere.




Consiglio n.5

Fare i conti con i propri interessi: vuoi veramente essere un dentista moderno?

Non è detto che uno voglia per forza innovarsi. L'innovazione, seppure rappresenti la più importante risorsa per il progresso scientifico e tecnologico, è ancora vista da molti come un ostacolo specie da chi è stato sempre abituato a procedere in maniera tradizionale o, comunque, usuale.

La chirurgia guidata esiste ormai da anni. Se ad oggi tu non la stai usando è perchè evidentemente non gli hai dato il primo posto nella scala delle tue priorità. In fondo hai sempre lavorato bene anche senza guide chirurgiche. Se ti stai sforzando di trovare un motivo per cui tu debba passare alla chirurgia computer guidata evidentemente hai già decretato che questa innovazione ad oggi forse non fa per te. Non c'è cosa peggiore che stravolgere le proprie abitudini professionali per qualcosa in cui non si crede. Non è in questa sede che potrai trovare risposte circa la tua necessità o meno di utilizzare la chirurgia guidata per i tuoi interventi ma quello che qui voglio sottolineare è che la complessità di questa tecnologia dipende solo dall'atteggiamento (interessato o disinteressato) con cui tu ti poni ad essa. Far funzionare una stampante 3D non richiede una laurea e neanche usare bene un software di programmazione chirurgica richiede una laurea. L'unica cosa che richiede una laurea è fare il medico ma su questo sei apposto, praticamente quindi per fare il passo ti manca poco, anzi pochissimo. Quando la chirurgia guidata e le dime chirurgiche si saranno diffuse trasversalmente (fra 5 o 6 anni orientativamente) il discorso cambierà radicalmente: non si avrà più la possibilità di scegliere se adottare o meno la stampa 3D all'interno di uno studio o di un laboratorio per produrre dime chirurgiche ma sarà una condizione imposta dai pazienti. Ci saranno pazienti che "pretenderanno" di essere operati utilizzando le nuove tecnologie dopo che le evidenze scientifiche ne avranno confermato (sempre di più) l'efficacia nella riduzione del disagio, del dolore, dei rischi per il paziente ma anche per lo stesso medico.





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